Chi è il consulente patrimoniale?

Conosciamo insieme questa figura professionale

Nei prossimi 25 anni, oltre 68 trilioni di dollari di ricchezza saranno oggetto di trasferimento attraverso:

- Donazioni ai propri familiari o affetti prossimi;

- Successioni ereditarie;

- Beneficenza sia tramite donazioni che testamenti o comunque post morte.

Chi riceve questa ricchezza non è sempre all’altezza del ruolo e le probabilità che un patrimonio possa disgregarsi o che un’azienda possa scomparire al passaggio generazionale, sono ipotesi non così remote.

La sensibilità delle famiglie italiane verso questi temi sta crescendo negli ultimi anni, complice anche l’intensa attività formativa e informativa che le istituzioni e le autorità di vigilanza come IVASS, Banca d’Italia e CONSOB stanno svolgendo.

A questo si aggiunge anche che sempre più famiglie hanno compreso che affidare all’esterno l’architettura della gestione del patrimonio è una strategia vincente: per il patrimonio, perché il professionista a ciò delegato ha le competenze professionali per farlo e per la famiglia, perché non vi sono intrecci emotivi tra quest’ultima e il professionista.

L’accresciuta sensibilità ha implementato la richiesta di figure professionali la cui mission è

guidare il detentore del patrimonio alla programmazione e alla gestione del patrimonio affinché questo venga valorizzato in armonia con la famiglia.

Oggi, questa figura è il consulente patrimoniale, professionista riconosciuto sul mercato per le sue competenze tecniche diversificate in materia giuridica, fiscale, finanziaria, assicurativa, immobiliare e anche di mediazione familiare.

Il consulente patrimoniale non è un alieno o una figura mitologica: è un timoniere che affianca la famiglia e l’azienda coinvolgendo e guidando i colleghi di altri settori per un’azione corale e multidisciplinare per il benessere del patrimonio.

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