La difficoltà di gestire impresa e famiglia
Tanti imprenditori, siano uomini o donne, nella loro vita professionale si sono spesso sentiti con 3 teste - perché era necessario prendere decisioni su più fronti - o con più braccia come la dea Kali pronti ad afferrare opportunità, personale e fornitori.
C’è chi addirittura ne ipotizza una triplice natura: homo economicus quando mira al guadagno e alla crescita economica, homo politicus quando rafforza la propria posizione e pater familias quando tutela la sua famiglia.
Un mestiere non facile il cui carico di responsabilità che appunto si accentua quando si tratta di gestire un’impresa famigliare: affari e legami, sentimenti e risentimenti si intrecciano e spesso servono più di 4 braccia e 3 teste.
L’ingranaggio dell’azienda rotea con un altro ingranaggio, quello della famiglia cui si aggiunge un terzo, ovvero il patrimonio dell’imprenditore e tutti gli ingranaggi si muovono insieme a velocità e con intensità differenti.
Ci sono quindi tre sistemi che vanno oleati e coordinati tra loro anche perchè ognuno segue un obiettivo diverso: l’azienda ha come scopo l’efficienza competitiva, la famiglia tende all’armonia e il patrimonio personale ha come esigenze la protezione e la generazione di plusvalenza.
Per quanto le aziende possano svilupparsi, è necessario che sappiano pensare in modo semplice ed efficace a come sopravvivere, e che si rendano consapevoli dei rischi di scomparire dal mercato.
Da attente analisi di settore, tra le principali cause di chiusura aziendale ci sono l’eccessiva burocrazia, la mancanza di innovazione imprenditoriale, ma anche il mancato o un errato passaggio generazionale.
L’imprenditore non riesce ad abbandonare la gestione dell’impresa che ha creato e in cui si identifica e preferisce accentrare solo su di sé onori e oneri della vita dell’impresa.
In altri casi, quando l’imprenditore decide di lasciare la poltrona, agisce d’impulso e stizzito cedendo il posto di controllo senza gradualità e in tempi brevi.
Della dea Kali non è stata ancora dimostrata l’esistenza e solo un atto di fede può vedere nell’imprenditore la triplice natura di homo economicus, politicuse pater familias.
È opportuno scindere i ruoli, delegare le attività e le responsabilità avvalendosi anche della visione esterna di un team di consulenti che possano aiutare l’imprenditore a gestire al meglio la vita aziendale e, perché no, anche quella familiare.
Comments